L’incontro
dei ragazzi del Monna Agnese con gli esperti di Robotica dell’Università degli
Studi di Siena. I ragazzi raccontano ciò che hanno appreso durante questo
incontro.
I
ROBOT, LA TECNOLOGIA DEL FUTURO
Il 5 Aprile
2017, presso l’Aula Magna dell’ Istituto Tecnico Monna Agnese, i due dottorandi
Maria Pozzi e Tommaso Lisini del Dipartimento di Ingegneria dell’ Università
degli Studi di Siena hanno tenuto una lezione sulla robotica.
La Robotica studia la connessione intelligente tra percezione e azione,
attraverso dei dispositivi artificiali, che compiono delle azioni in base a dei
comandi, inseriti dall’uomo; questo
dispositivo è chiamato Robot.
Nel 1868 è nata l’ automazione, che studia come poter far compiere al robot, le
azioni di precisione.
Le tre leggi, su cui si basa lo studio della robotica, sono:
1. Un robot non può recar danno a un essere umano, né può permettere che, a
causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali
ordini non contravvengono alla prima legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa non contrasti
la prima e la seconda legge.
L’Università di Siena, ha incentrato i propri studi
sull’interfaccia aptica, ovvero la riproduzione della percezione tattile. In
campo medico questa può essere utilizzata durante delle operazioni chirurgiche,
per permettere al medico di capire la pressione che sta esercitando sulla zona
in cui opera, oppure per permettere alle persone che hanno perso la capacità
tattile di ricreare questa sensazione attraverso dei sensori.
Un esempio di quest’ultima applicazione è il “sesto dito”, ovvero un bracciale
avente un dito con delle falangi sensoriali, che trasmettono gli impulsi al
cervello, permettendo così alle persone che hanno perso la mobilità di una mano, di tornare a compiere le azione
bi-manuali.
Altri studi hanno permesso di migliorare la cooperazione uomo-robot, con lo
scopo di aiutare le persone non completamente autosufficienti. Un esempio di
questa applicazione sono i braccialetti
per i non vedenti, per mezzo dei quali, attraverso una telecamera , posta
all’altezza del petto, un uomo può essere guidato da un operatore che vede la
strada dalla telecamera. Nonostante ciò,
l’utilizzo del bastone rimane, tuttavia,
di fondamentale importanza.
Infine, un’ultima applicazione è quella delle protesi, con cui è possibile
consentire a un paziente , che non ha più un arto, di tornare a svolgere le
normali attività, attraverso l’ausilio di dispositivi che permettono di
riprodurre alcuni movimenti.
La robotica perciò può essere definita come la tecnologia del futuro, quella
che permetterà di affrontare gli ostacoli che fino a prima della sua
affermazione sembravano insormontabili.
“È
stato un incontro molto interessante e costruttivo” riferiscono i ragazzi “in
cui abbiamo avuto la possibilità di approfondire la nostra conoscenza di alcuni
aspetti della Robotica. Durante l’incontro abbiamo potuto anche osservare
alcuni Robot in movimento che si sono esibiti in una danza e nell’arte marziale
del Tai Chi.”